Sab. 20 Apr. 2024
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Sesto San Giovanni: addio a Gino Strada, fondatore di Emergency

Sestese doc, aveva frequentato il gruppo studentesco che si era creato attorno alla figura di don Franco Fusetti presso la parrocchia centrale di Santo Stefano. La proposta di intitolargli i un luogo pubblico della città

“La guerra non si può umanizzare. Può solo essere abolita”. Nella frase di Albert Einstein che campeggia sul suo profilo Twitter è racchiuso il credo di Gino Strada, chirurgo di guerra noto al mondo per essere il fondatore della Ong Emergency, scomparso questa mattina all’età di 73 anni mentre si trovava in vacanza in Normandia.

Sestese doc, aveva frequentato il gruppo studentesco che si era creato attorno alla figura di don Franco Fusetti

Nato a Sesto San Giovanni il 21 aprile del 1948, Strada era cresciuto in città frequentando il gruppo studentesco che si era creato attorno alla figura di don Franco Fusetti della parrocchia di Santo Stefano. Una volta conclusi gli studi classici al Carducci di Milano, si iscrive alla facoltà di Medicina e Chirurgia della Statale dove si laurea nel 1978, specializzandosi poi in chirurgia d’urgenza. Già allora i confini avevano poca importanza, vola negli Usa per conseguire un’ulteriore specializzazione in chirurgia cardiopolmonare e successivamente comincia a interessarsi alla cura delle vittime di guerra.

Inizia così a collaborare, tra la fine degli anni ’80 e il 1994, con il Comitato internazionale della Croce Rossa in diversi teatri di guerra per prestare assistenza medica specialistica alle vittime: dal Pakistan all’Etiopia, dal Perù all’Afghanistan, e ancora, in Somalia e Bosnia ed Erzegovina. Sarà proprio questa esperienza in prima linea per salvare vite umane che lo segnerà in modo indelebile e farà maturare in lui la volontà di fondare insieme alla moglie Teresa Sarti – sestese anche lei, scomparsa nel 2009 – e alcuni colleghi, l’associazione umanitaria Emergency impegnata nella riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo. La Ong, dal 1994 ha prestato assistenza medica gratuita in 18 Paesi del mondo, tra cui Afghanistan, Iraq, Sudan e Palestina. Grazie alla sua preziosa attività, nel 2006 è stata riconosciuta come partner delle Nazioni Unite – Dipartimento della Pubblica Informazione, dal 2015 rientra nel Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc) come associazione in Special Consultative Status e dal 2018 è partner dell’European Union Civil Protection and Humanitarian Aid. Fino ad oggi Gino Strada è stato direttore esecutivo.

A confermare la notizia della sua scomparsa la figlia Cecilia, che su Facebook ha scritto: “Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre”.

Il suo credo: “I pazienti vengono sempre prima di tutto”

“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino – ricordano ancora attoniti per l’improvvisa scomparsa del suo fondatore gli amici e colleghi di Emergency -. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose. Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano. Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice. Ti vogliamo bene Gino”.

La proposta di intitolare a Gino Strada un luogo della città

A poche ore dalla diffusione della notizia della scomparsa di Gino Strada, la rete si sta inondando di messaggi di cordoglio. “Tutta la città di Sesto San Giovanni piange un uomo straordinario e porge le più sentite condoglianze alla sua famiglia, ai suoi cari e ai tanti che gli hanno voluto bene”, ha commentato il sindaco sestese, Roberto Di Stefano, che lancia la proposta a tutti i gruppi presenti in Consiglio Comunale di intitolare a Gino Strada un luogo pubblico della città. “Trattandosi di una personalità scomparsa da meno di dieci anni, chiederemo al prefetto una deroga – spiega Di Stefano -. Strada è stato, e continuerà a esserlo, un simbolo della nostra città. Per l’impegno, la passione e il grande amore che ha messo in tutte le sue attività in Italia e all’estero, riteniamo doveroso che il suo nome e il suo ricordo vengano incisi per sempre in un luogo pubblico di Sesto San Giovanni”.

 

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