Lun. 21 Apr. 2025
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Cinisello Balsamo, Fondazione Edith Stein: boom di interventi a sostegno di giovani e famiglie

Oltre 16mila interventi a sostegno di giovani e famiglie in un anno segnato dalla pandemia cha ha provocato un netto aumento delle richieste di supporto psicologico soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione. È il bilancio dell’annus horribilis stilato dalla Fondazione Edith Stein di Cinisello Balsamo, ente d’ispirazione cristiana convenzionato con Regione Lombardia, in occasione della visita del sindaco Giacomo Ghilardi e dell’assessore alla Centralità della persona e famiglia, Riccardo Visentin, per conoscere da vicino una realtà che svolge un ruolo fondamentale nella cura delle relazioni familiari, attraverso la proposta di servizi e interventi a sostegno della coppia e dei giovani, in un lavoro di rete con altri servizi specialistici e realtà presenti in città.

Nel corso della visita c’è stato modo di approfondire e aprire un confronto sulle problematiche incontrate durante questo periodo di emergenza sanitaria. I professionisti e gli operatori della Fondazione, nata nel 2013 dall’unione dei 4 Consultori del territorio, non si sono mai fermati, rivoluzionando procedure e organizzazione, per garantire i livelli essenziali di assistenza nei tre ambiti d’azione, ovvero la prevenzione nelle scuole, l’area sanitaria e l’area psicosociale. Oltre 16mila le prestazioni svolte da tutta la Fondazione, nello specifico quelle svolte dal consultorio Centro della famiglia di Cinisello Balsamo sono state 6.449, di cui 4.660 di sostegno psicologico, 3.436 gli utenti con cui è entrato in contatto, di cui 1588 giovani.

In particolare durante la prima ondata della pandemia, sono stati soprattutto lo spaesamento e la paura a prevalere, facendo registrare una significativa impennata di casi di depressione e ansia cui sono seguite numerosissime richieste di colloqui da parte di adulti e giovani. E proprio questi ultimi sono risultati essere la categoria maggiormente investita dal disagio.

Nei colloqui sono emerse tutte le sfaccettature della paura, dalla solitudine, all’instabilità, dall’incertezza per il futuro – anche scolastico, che continua ad essere vissuto online per molti – alla paura della malattia. Alcuni di loro hanno ancora difficoltà ad uscire di casa nonostante l’allentamento delle misure restrittive, nei casi più gravi si tocca la depressione e la chiusura verso il mondo esterno. La pandemia ha messo duramente alla prova anche le relazioni di coppia che vivono momenti di crisi e sono a rischio di rottura.

Il mese di novembre ha visto la riapertura dello sportello di ascolto online all’istituto Casiraghi su richiesta specifica di genitori e insegnanti. Ancora prima di avviarlo, sono arrivate 10 richieste nelle quali emergevano da parte degli studenti diverse tipologie di disagio, dalle crisi di panico, agli atteggiamenti ossessivi verso il cibo o le malattie, ansie da prestazione scolastica, problemi relazionali nei confronti dei coetanei e mancanza di fiducia e stima in se stessi. Oltre a queste prestazioni, sono stati attivati 2 Sportelli di ascolto con ATS Milano, uno sportello per persone anziane e uno dedicato all’allattamento.

Visto l’importante ruolo svolto in città dalla Fondazione, abbiamo concordato con l’ente di attivare un tavolo di confronto con L’Amministrazione comunale sulle tematiche della famiglia, in sinergia con altri Tavoli esistenti – riferiscono Ghilardi e Visentin – Ci siamo impegnati a stendere un documento di lavoro che vorrebbe coinvolgere altre associazioni ed Enti territoriali che si occupano di famiglia per progettare azioni che, oltre gli aspetti economici, sostengano aspetti psicologici, pedagogici ed educativi”.

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