[textmarker color=”E63631″] SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Minacce, pedinamenti, intimidazioni di ogni tipo e persino l’incendio della sua auto. Un vero e proprio incubo per una giovane donna e madre di una bimba di soli 7 anni residente a Sesto San Giovanni, diventata l’oggetto delle persecuzioni da parte di un intero nucleo familiare che per lungo tempo ha messo in atto una serie di azioni di stalking nei suoi confronti.
Le violenze ai danni della giovane sono emerse grazie all’indagine del Nucleo Operativo di Polizia Giudiziaria, scaturita dall’incendio della sua autovettura avvenuto nel giugno scorso. Gli accertamenti compiuti dagli agenti nel corso dei mesi hanno portato all’identificazione e successivo deferimento all’autorità giudiziaria dell’autore dell’incendio, ma soprattutto hanno portato alla luce le violenze cui la giovane madre era sottoposta, per le quali è stato attivato il cosiddetto “codice rosso”. L’aspetto ancora più drammatico della vicenda è che ad operare le pesanti minacce ed intimidazioni fossero due donne, rispettivamente madre e figlia di 60 e 27 anni. L’elenco è lungo, non solo intimidazioni via social attraverso profili fake, minacce di morte e insulti a sfondo razziale, anche pedinamenti e appostamenti nelle vicinanze dell’abitazione della giovane, per la quale anche uscire di casa rappresentava un pericolo. Non da ultimo, il ritrovamento vicino a casa di una bambola con testa e gambe mozzate ed una croce sul petto.
Per le due donne è stato disposto il divieto di avvicinamento e il sequestro dell’arma regolarmente detenuta dalla sessantenne. Nel corso dell’indagine è stato anche arrestato un uomo, in un altro Comune della provincia, per il possesso di un’arma da fuoco clandestina con la matricola abrasa. Per la donna vittima delle persecuzioni è stato invece disposto il trasferimento insieme alla sua bambina in una località lontana da Sesto San Giovanni al fine di tutelare la loro incolumità e per permettere loro di ricostruirsi una vita lontane dall’incubo cui finora erano state sottoposte.
Soddisfazione e gratitudine per il lavoro degli agenti nelle parole del sindaco Roberto Di Stefano e dell’assessore alla Sicurezza, Claudio D’Amico: “L’importanza di disporre di uno specifico Nucleo di Polizia Giudiziaria, introdotto dalla nostra amministrazione – commentano – è evidente soprattutto in queste indagini così delicate. Ringrazio i nostri agenti per l’ottimo lavoro svolto, con grande tenacia e professionalità, che ha permesso di mettere al sicuro due donne vittime di brutte minacce, stalking e violenze”.
Quella messa a segno è la seconda operazione in “codice rosso” nell’ultimo periodo. Non più di due mesi fa, infatti, il Nucleo Operativo di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Sesto San Giovanni aveva chiuso un’altra indagine che aveva portato a indagare un cittadino italiano che con condotte reiterate di minaccia e violenza aveva preso di mira la ex moglie, che all’epoca dei fatti risultava essere in stato avanzato di gravidanza.