Comincia con un importante colpo in trasferta l’Eurolega di Milano: l’Olimpia ha bisogno di un supplementare e di una tripla nel finale di un protagonista inatteso, Shields, per aver ragione del Bayern Monaco. Si sapeva che i bavaresi, allenati da Trinchieri, avrebbero messo in campo fisicità e organizzazione difensiva ma – come lo stesso coach italiano aveva ricordato alla vigilia – sulla carta non c’era partita. (Nell’immagine di apertura, Ettore Messina allenatore dell’Olimpia. Foto Olimpia).
Non è un caso che mai come quest’anno Milano sia tenuta in grande considerazione anche in ottica final four: le quote dei più importanti bookmakers online elencati da casinoonlineaams.com mettono gli uomini di Messina immediatamente alle spalle delle 4 “regine”, Real Madrid, Cska, Efes e Barcellona. Ma, come ricordano in molti, l’Olimpia deve prima rompere il tabù playoff: e per farlo (finire tra le prime 8) avrà bisogno di quella continuità che solo la profondità del roster, raggiunta con un mercato di primissimo livello, può garantire.
Vittoria sofferta dell’Olimpia
La dimostrazione è la tripla che di fatto consegna il match a Milano, firmata Shields, a sette secondi dalla sirena: l’ex Baskonia era stato fino a quel momento protagonista di un match zeppo di errori, chiuso da un 3/8 dal campo e 9 punti (6 negli ultimi due minuti). Shields non è l’uomo copertina del quintetto meneghino ma ha regalato la prima vittoria stagionale in Eurolega, un dettaglio emblematico.
Milano è arrivata a Monaco di Baviera senza Micov e Punter e ne ha sofferto l’assenza in alcuni tratti del match. Messina si è affidato a turno ai suoi veterani nei momenti più difficili: Sergio Rodriguez, Hines e Malcolm Delaney salgono in cattedra verso fine terzo quarto e rintuzzano i tentativi di fuga del Bayern. Milano tiene e prova l’allungo nel finale, i bavaresi trovano un protagonista quasi inaspettato in Reynolds, ex Reggio Emilia e hanno anche l’ultimo tiro, sul 70-70.
Si va punto a punto anche nel supplementare, gli ospiti vanno avanti di 4 ma gli uomini di Trinchieri ritrovano il vantaggio con una tripla di Lucic (79-78), prima della già citata giocata vincente di Shields che fissa il punteggio sul 79-81 finale (sul ferro l’ultimo tentativo del Bayern, ancora di Lucic).
Le pagelle
Se Shields si prende i titoli per la tripla vincente, è Kyle Hines il migliore sul parquet per l’Olimpia: nessun errore dal campo (5/5 e 16 punti), leader vero e giocate sempre pulite e decisive sotto canestro. Bene anche Delaney che viene fuori nel supplementare (6 punti, oltre agli 8 assist totali), mentre il Chacho Rodriguez è protagonista di un match dai due volti: inesistente nel primo tempo, ispiratissimo nella ripresa dove mostra anche un importante salto di qualità dal punto di vista della forma fisica.
Sufficienti le prestazioni di Roll (inizio sprint, poi lascia spazio ad altri protagonisti) e Moraschini, non incidono Brooks e Tarczewski. I peggiori in campo? Leday, fantasma in difesa, e – incredibile ma vero – Gigi Datome. L’ex Fenerbahce è insolitamente pasticcione in attacco, tante palle perse e poca leadership in campo.