Ven. 19 Apr. 2024
HomeAttualitàNord Milano, allarme Confcommercio: in Lombardia - 22,6mld di euro di consumi

Nord Milano, allarme Confcommercio: in Lombardia – 22,6mld di euro di consumi

[textmarker color=”E63631″] NORD MILANO -[/textmarker] Quello alle porte si prospetta come un autunno nero per imprese e occupazione. L’allarme arriva da Confcommercio Lombardia a fronte dei dati dell’Ufficio studi Confcommercio che ha evidenziato una perdita di 22,6 miliardi di euro di consumi a livello regionale per il 2020. Il dato più alto, in valori assoluti, a livello nazionale.

E se su scala nazionale per quest’anno andranno in fumo ben 116miliardi di euro, circa 1900 euro a testa, è il Nord ad essere l’area maggiormente penalizzata (-11,7%) con quasi il 60% del calo concentrato nelle sue 8 regioni. E in questo quadro è la Lombardia, regione produttiva per eccellenza e motore dell’economia nazionale, a pagare il prezzo più alto all’emergenza sanitaria e le previsioni per l’autunno non si preannunciano certo rosee: “Bisogna agire subito con misure concrete per aiutare il sistema economico”, avverte Confcommercio Lombardia.

Il mese di agosto ha visto un piccolo e parziale recupero – limitato alle località di villeggiatura – che si è concentrato sulle mete turistiche lombarde, ovvero laghi e montagne. Ma non può bastare per poter parlare finalmente di ripresa, sottolinea Confcommercio Lombardia, perché si tratta di una “fiammata” agostana, e perché, al contrario, i centri storici delle grandi città, delle città d’arte – in primis Milano – hanno visto l’assenza quasi totale del turismo straniero, scontando quindi crolli di attività e consumi che fino a ora non erano mai stati registrati. Facile immaginare che il settore maggiormente colpito sia stato quello alberghiero, che ha subito un calo pesantissimo del fatturato, -80%, e sul quale pesa l’incertezza per il mese di settembre, con prenotazioni al 10%, una stagione praticamente mai avviata.

E sul prossimo futuro aleggiano ulteriori preoccupazioni: “Accanto alla mancanza dei turisti saranno ancora l’assenza dei lavoratori e il perdurare dello smart working nelle imprese ad infliggere un altro durissimo colpo a molti operatori già in grave difficoltà”, avverte Confcommercio Lombardia, di fatto confermando il risvolto negativo del lavoro agile sulla tenuta di alcuni settori, uno su tutti quello della ristorazione. “Per questo sono più che mai urgenti misure per scongiurare un autunno nero sul fronte delle imprese e della perdita di posti di lavoro – sottolinea Carlo Massoletti, vicepresidente di Confcommercio Lombardia – a cominciare da fondi a sostegno di turismo e commercio, più contributi a fondo perduto, sgravi fiscali e contributivi a livello locale e nazionale e provvedimenti per una politica di forte rilancio dei consumi”.

ARTICOLI CORRELATI