Ven. 19 Apr. 2024
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Assegno di divorzio, è vero che sta per scomparire?

[textmarker color=”E63631″] DIRITTI E DOVERI – [/textmarker]  In futuro gli assegni di divorzio saranno erogati con modalità differenti rispetto a quelle utilizzate fino a questo momento. Poco tempo fa, infatti, il Parlamento ha approvato con 386 sì, 19 astenuti e 0 voti contrari una proposta di legge sull’assegno di divorzio che era stata presentata da Alessia Morani, deputata del Partito Democratico. Oltre che dal Pd, i voti a favore sono giunti dalla Lega, dal Movimento 5 Stelle, da Forza Italia e da Liberi e Uguali: i soli  ad astenersi sono stati i rappresentanti di Fratelli d’Italia. In base a questa proposta di legge, l’entità dell’assegno di divorzio non dipenderà più unicamente dal reddito ma sarà legata anche alla condizione lavorativa, all’età e al patrimonio del soggetto che la richiede. Inoltre, nel caso in cui il richiedente contragga un nuovo matrimonio, l’assegno divorzile sarà cancellato.

A chi rivolgersi per ottenere l’assegno di divorzio

Per saperne di più a proposito di assegni di divorzio e diritti e doveri dei partner che si separano conviene affidarsi alla competenza e alla professionalità di un avvocato divorzista Milano: è il caso di Mariarosaria Della Corte, avvocato matrimonialista che mette a disposizione la propria esperienza per chi sta affrontando una separazione, giudiziale o consensuale che sia. Nominata da luglio 2019 Esperto per le politiche antidroga presso il DPA , presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, è impegnata in prima linea per la tutela e la difesa dei diritti fondamentali della persona, l’avvocato Della Corte è specializzata in diritto di famiglia, diritto delle successioni, diritto minorile e stalking. Oltre che a Milano, è operativa anche a Salerno e a Roma.

Cosa c’è da sapere sugli assegni di divorzio

Ma in che cosa consiste di preciso un assegno di divorzio? Si tratta di un contributo economico che ha lo scopo di garantire assistenza a uno dei due coniugi che non è in grado di mantenersi da solo. Occorre, però, specificare che l’assegno di divorzio e l’assegno di mantenimento sono due cose diverse: il primo, infatti, viene concesso solo con la sentenza di divorzio, mentre il secondo viene stabilito al momento della separazione. In parole semplici: con una coppia separata, viene stabilito l’assegno di mantenimento; se poi la coppia decide anche di divorziare, si passa all’assegno di divorzio.

Come viene determinato l’assegno di divorzio

Spetta al giudice appurare il diritto a ricevere l’assegno di divorzio, così come suo compito è quello di definire l’importo che dovrà essere erogato. Con questo contributo il coniuge che viene ritenuto più debole dal punto di vista economico riesce a mantenersi autosufficiente e non corre il rischio di diventare indigente.

Cosa cambierà in futuro

La riforma che potrebbe entrare in vigore tra non molto cambierà le caratteristiche degli assegni di divorzio e soprattutto le modalità di concessione. I giudici, infatti, saranno tenuti a prendere in considerazione la situazione attuale dell’ex coniuge destinatario del contributo, e in particolare la sua formazione, il suo patrimonio, il suo reddito, la sua età e le sue concrete possibilità di trovare un lavoro. Non sarà più ritenuto un fattore importante, invece, il contributo fornito nel corso del matrimonio. Nel caso in cui il coniuge titolare dell’assegno si dovesse risposare o dovesse contrarre un’unione civile, il contributo decadrebbe: e lo stesso avverrebbe anche nell’eventualità di una convivenza stabile.

E il tenore di vita?

Non vale più, invece, il principio del tenore di vita che tanto aveva fatto discutere nel corso degli ultimi anni. Il parametro che conterà in futuro sarà quello della valutazione della situazione economica, che non riguarderà unicamente il reddito ma si baserà anche sul patrimonio posseduto dai coniugi. Svanisce l’importanza del comportamento tenuto dai coniugi, con la giustificazione che con il divorzio la comunione materiale e spirituale tra i partner viene meno.

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