[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Non si ferma il botta e risposta tra Paolo Vino, segretario dei Giovani Sestesi, e Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni. Sulla questione delle nuove auto blu in servizio al Municipio, il primo cittadino si era difeso spiegando che in realtà i mezzi saranno al servizio di alcuni dipendenti comunali e non dello staff del sindaco.
Paolo Vino però rincara la dose: e mostrando la determina dirigenziale del Comune attacca ancora Di Stefano parlando di palese “gaffe” del primo cittadino. “Il caso delle auto blu noleggiate dal sindaco Roberto Di Stefano e dalla sua amministrazione mostra in modo inequivocabile la spregiudicatezza di questo sindaco, a spregio dei suoi cittadini. Sorpreso nell’opera di voler ripristinare le auto al servizio dei suoi collaboratori, a spese dei sestesi, il sindaco risponde gridando alla ‘fake news’. Ma a parlare per lui sono le carte: la determina comunale firmata dai suoi funzionari e affissa all’albo pretorio parla chiaro: ha preso a noleggio 2 automobili al servizio del suo staff personale”.
Lo dice chiaro e tondo una determina dirigenziale. E in effetti non si tratta affatto di una fake news: l’attacco dei Giovani Sestesi è più che motivato perché l’autorizzazione al noleggio delle auto in servizio per lo staff del sindaco è nero su bianco.
“Se oggi Di Stefano cerca di cambiare le carte in tavola è soltanto perché è stato preso con le mani nel sacco. Bugiardo e pure poco furbo. Con la nostra denuncia lo abbiamo obbligato a ripensare al suo intento. Grazie a noi, le auto noleggiate saranno affidate ai Servizi Sociali e ai Messi Comunali. Ma speriamo che una volta esaurito il clamore di questa figuraccia, i suoi collaboratori non comincino a usarle di nascosto”, aggiunge Paolo Vino.
Che chiude così, con un affondo agli alleati di governo, Sesto San Cuore, e in particolar a Marco Lanzoni: “Signor sindaco, Sesto San Giovanni ha bisogno di serietà e trasparenza, lei dimostra ogni giorno di più di essere un sindaco inadeguato e un politico senza scrupoli. Ciò di cui la città non ha bisogno. E quelli della lista civica Sesto nel Cuore da che parte stanno? Schierano il cavalier servente Marco Lanzoni che dopo aver finto per anni di essere dalla parte dei cittadini ora è diventato il principale megafono del sindaco, anche a dispetto dei tanti elettori che dalla sua lista si attendevano un cambiamento reale”.