Ven. 13 Dic. 2024
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Sesto, arriva la fattura per le spese della morte di Anis Amri. Di Stefano: “Assurdo”

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Il Comune di Sesto San Giovanni ha ricevuto la fattura per le spese del funerale di Anis Amri, il terrorista della strage di Berlino, fermato e ucciso da due agenti di polizia alla stazione Fs lo scorso 23 dicembre.

“Siamo alla follia. Sono esterrefatto, quella che per oltre sei mesi era un’ipotesi assurda e irrealizzabile, è incredibilmente diventata realtà . I miei uffici mi hanno appena mostrato la fattura del Comune di Milano, pari a un importo di 2.160,18 euro, con la quale viene chiesto all’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni di pagare le spese di ‘deposito salma’ del terrorista Anis Amri, autore della strage di Berlino. A scanso di equivoci dico subito che mi opporrà con ogni mezzo a questa vergognosa e offensiva richiesta e che i soldi dei miei cittadini mai saranno utilizzati per far fronte a questa richiesta”; a dare la notizia è stato ieri Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni.

La salma del killer per oltre sei mesi (dal 23 dicembre 2016 al 29 giugno 2017, come recita la fattura inviata dal Comune di Milano a quello di Sesto San Giovanni) è stata ospitata dall’obitorio comunale per poi lasciare l’Italia in direzione Tunisia. “Non mi interessa assolutamente se la legge nazionale prevede che le spese post-mortem di una persona non reclamata siano a carico del Comune in cui la stessa è morta. Qui stiamo parlando di un mostro che non merita alcuna pietà . Per questo ho già  provveduto a scrivere al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al ministro degli Esteri Angelino Alfano e al sindaco di Milano Giuseppe Sala, per comunicare loro che Sesto San Giovanni non pagherà  mai nulla. Se proprio ci tengono provvedano loro. Noi anche nel rispetto di Fabrizia Di Lorenzo, vittima italiana di quella strage, e di tutte le altre persone morte in attentati terroristici di matrice islamista, oltre che in segno di attenzione delle Forze dell’Ordine, non destineremo mai un euro per saldare questa fattura”, ha aggiunto Di Stefano.

 

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