Ven. 29 Mar. 2024
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Amici del Parco Nord: l’unione col Parco Sud Milano non s’ha da fare

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – L’associazione Amici del Parco Nord interviene nel dibattito sulla legge regionale che vorrebbe unire il Parco Nord e il Parco Sud Milano sotto un unico ente gestore. Gli Amici del Parco Nord e l’Associazione per il Parco Sud Milano hanno stilato un comunicato congiunto in cui spiegano la loro posizione.

Una dichiarazione che sostanzialmente non vede di buon occhio la proposta regionale perché c’è “il rischio di un decadimento della qualità dei parchi”: “Le associazioni che sottoscrivono la presente dichiarazione sono, e da sempre, sostenitrici della necessità di integrare e interconnettere i parchi lombardi, ma il modo come oggi viene promossa è portatore di un evidente rischio di decadimento della qualità dei parchi, di burocratizzazione e di sradicamento dalla comunità viva dei cittadini e delle associazioni, che finora sono stati il vero motore del ‘miracolo’ dei parchi lombardi”, si legge nella nota congiunta.

“Proporre una Governance Unica di un Parco Metropolitano unione dei due Parchi è la negazione della grande opera collettiva e intergenerazionale dei due Parchi. Di certo non si hanno apprezzabili risparmi e si allontano i Parchi dai cittadini.L’accentramento della gestione dei due Parchi comporterà inoltre la scelta di amministratori ancor più condizionati dalla politica. E, col tempo, si compirà una mutazione fondamentale: i parchi che oggi sono un fatto popolare, che sono stati voluti dai cittadini, tra poco saranno affidati ad una gestione neutra, lontana dai territori e più influenzabile da scelte esterne”, recita ancora il comunicato.

“La legge inoltre non pone i problemi del finanziamento dei parchi e al di là degli effimeri incentivi promessi, pretende che in fatto di finanziamenti tutto resti come prima. E’ pensabile di mettere insieme in un unico bilancio le risorse di un parco agricolo e quelle di un parco di fruizione? E i Comuni che ad oggi si accollano notevoli sacrifici sono disposti a continuare a farlo? Meglio puntare, nei tempi e nei modi dovuti, ad una integrazione delle strutture tecniche ed amministrative, per ottenere una più efficace gestione delle due aree protette e la valorizzazione delle risorse umane presenti. Mantenendo al momento separata la gestione dei due Parchi e garantendo la rappresentatività dei territori”, si chiude la nota.

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