[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Forse in pochi lo sanno ma da un paio di giorni, esattamente dal primo di marzo, è entrata in vigore la Ricetta nazionale elettronica, una vera e propria rivoluzione nel mondo della sanità e dell’assistenza sanitaria di base.
Dal primo marzo i medici di base non rilasciano più la vecchia ricetta rossa per l’acquisto dei farmaci, ma un tagliando cartaceo da consegnare in farmacia insieme alla tessera sanitaria. Il foglio del medico è solo un promemoria: in realtà l’ordine del farmaco, cioè la ricetta, è caricata sulla tessera sanitaria, la Crs (Carta regionale dei servizi), in modo che sia leggibile da qualsiasi sistema di qualsiasi farmacia italiana (l’ordine comparirà direttamente nel server del servizio sanitario nazionale che ne terrà traccia fino al momento dell’acquisto).
Addio alla carta, parola d’ordine “risparmio”. Il nuovo sistema migliora la tracciabilità delle prescrizioni, ma soprattutto consente risparmi economici su carta, vidimazione dei blocchetti rossi e spedizione alle Asl. E poi c’è un altro vantaggio per il paziente che pagherà il suo ticket regionale, anche se acquisterà il farmaco in un’altra Regione dove il ticket è diverso.
In questa prima fase, fino a fine 2017, sono però ancora esclusi dal nuovo metodo alcuni farmaci come gli stupefacenti, l’ossigeno, le prescrizioni per erogazione diretta in continuità assistenziale, i farmaci con piano terapeutico specialistico.
