[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE[/textmarker] – Il Comune di Cologno Monzese è rimasto escluso dal protocollo di intesa per la costituzione del Parco della Martesana. E il sindaco Angelo Rocchi picchia i pugni per rabbia chiedendosi il motivo per cui l’amministrazione colognese sarebbe rimasta tagliata fuori.
Come si legge da una nota diffusa dagli uffici di Cologno, lunedì 21 dicembre i Comuni di Milano, Gorgonzola, Bellinzago Lombardo, Bussero, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gessate, Pioltello, Pozzo d’Adda, Vaprio d’Adda, Vimodrone, il capo fila Inzago e la Città Metropolitana di Milano, hanno siglato un protocollo di intesa per la istituzione di un Parco Locale di interesse sovracomunale (Plis) della Martesana.
“Dal percorso che ha portato alla firma dell’accordo, avviato nel 2014, è stato volutamente escluso il nostro Comune che, pur essendo, dopo il Capoluogo, la realtà territoriale più estesa e popolosa fra quelle coinvolte nel progetto, dopo la nota iniziale d’intenti del giugno dell’altro anno, non ha più ricevuto alcuna comunicazione in merito”, dice il sindaco Rocchi. Che prosegue: “Sono rimasto sorpreso nell’apprendere di questa firma, e delle modalità attraverso le quali vi si è giunti. Partendo dal presupposto che una delle priorità dichiarate della mia amministrazione è la tutela del verde e dell’ambiente e, per logica conseguenza, il sostegno ai parchi, trovo inspiegabile l’esclusione di Cologno Monzese da un Plis nel quale avrebbe dovuto trovare posto se non altro per ragioni geografiche. L’assenza di Cologno rappresenta una paradossale interruzione della natura necessariamente omogenea di questo tipo di interventi”.
“Questa illogica esclusione rappresenta certamente un grave sgarbo istituzionale ma, soprattutto un grave danno per la nostra città ed i nostri concittadini. Poiché non è dato trovare spiegazione plausibile, sono portato a ritenere che, più che una imperdonabile dimenticanza, il mancato coinvolgimento di Cologno nel nascente Plis derivi da una consapevole scelta politica, visto che sarebbe stata l’unica città del parco amministrata dal centro destra. E’assurdo però, far pagare ai cittadini il dazio delle contiguità politiche, quando il senso di responsabilità e il dovere del buon governo avrebbero dovuto consigliare di privilegiare il bene comune. Non si fa razzismo politico sulla pelle della gente. Confido perciò nel sostegno di tutte le forze sociali e politiche, al fine di risolvere una situazione sgradevolissima, sconcertante, assurda, ma soprattutto dannosa per il nostro territorio”, chiude il primo cittadino.
