[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – E’ la villa signorile più antica di Sesto, risale al 1400 ma la prima citazione è datata addirittura al 1180. Ora rinascerà a nuova vita. Non solo perché sarà salvata dal morso del tempo, che rischia di farla crollare. Ma anche perché, oltre ad essere restaurata ed esaltata nel suo valore artistico, diventerà una residenza per disabili. Non un recupero fine a se stesso, quindi, ma la risposta ad una crescente esigenza del territorio.
La villa avrà 18 posti letto al primo pianto, mentre il piano terra sarà aperto al pubblico e adibito a centro studi e formazione sul tema delle disabilità e della cura. C’è già il progetto esecutivo e sono state contattate diverse ditte perché presentino le offerte. Il cantiere potrebbe iniziare a settembre e durerà un anno e mezzo.
Gli ambasciatori di villa Pelucca
La settimana scorsa la Fondazione la Fondazione La Pelucca, proprietaria della villa, ha riunito il primo gruppetto di “ambasciatori”. Associazioni e privati di Sesto che hanno stretto un’alleanza, con tanto di firma su pergamena, per fare rete e sostenere il progetto.
Il primo impegno è quello di raccogliere i fondi sul territorio per finanziare questi lavori, che ammontano a circa 2milioni di euro. L’obiettivo è raccimolare almeno 500mila euro in un anno. Il secondo scopo è di creare una vera e propria rete di solidarietà, mettendo in campo le competenze di chi già si occupa di disabilità sul territorio, affinché la nascente Rsb risponda al meglio ai bisogni dei suoi ospiti e delle famiglie.
Come gli operai nel 1927
Come ricorda anche una targa in via Campanella, dove sorge la villa, ottantasette anni fa avvenne un’impresa simile a quella auspicata. Furono gli operai delle Falck ad autosassarsi per realizzare la casa di riposo della loro città, raccogliendo 100mila lire. Oggi il fundrising viene rilanciato per preservare la storia secolare della villa. Non solo gli ambasciatori, anche ai dipendenti sarà chiesto un contributo per realizzare questa nuova avventura della Fondazione. Il colore della campagna è l’arancione e come simbolo è stato scelto una farfalla. Simbolo di trasformazione.
Tutti possono contribuire
A breve sarà aperto un conto corrente, dove tutti possono sostenere il progetto. Intanto è possibile farsi avanti per partecipare alla rete di solidarietà diventando ambasciatori o richiedere informazioni scrivendo alla mail info@fondazionelapelucca.org
(Foto dalla pagina Fb del Sindaco Monica Chittò, in alto insieme con Livio Tranchida, Direttore Generale della Fondazione La Pelucca e Cristina Bombelli, Presidente della Fondazione)