Gio. 25 Apr. 2024
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Sesto San Giovanni: tragedia familiare in via F.lli Di Dio, anziano uccide la moglie

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] La pioggia abbondante caduta nella notte sembra aver cancellato le tracce del dramma familiare che si è consumato ieri nel tardo pomeriggio al primo piano della tranquilla palazzina al civico 34 di via F.lli Di Dio nel cuore di Cascina Gatti. Attorno alla palazzina si interrogano ancora sgomenti gli abitanti del quartiere, che mai avrebbero pensato a un epilogo così tragico.

Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 18.20 di ieri il figlio della coppia, giunto come di consueto a trovare gli anziani genitori, avrebbe trovato la madre, una donna di 89 anni, riversa in una pozza di sangue con accanto il padre, di 93, visibilmente in stato confusionale che brandiva il poggiapiedi insanguinato della sedia a rotelle sulla quale è costretto da tempo per ragioni di salute. Secondo gli inquirenti potrebbe essere questa l’arma con la quale, verosimilmente, l’uomo avrebbe colpito a morte la moglie. A nulla sono valsi i soccorsi allertati dal figlio della coppia, al momento dell’arrivo infatti non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della donna causato dalle gravi lesioni al volto e alla testa.

La coppia era residente nella zona da moltissimi anni, chi li conosceva parla di una coppia affiatata, cordiale, che mai aveva lasciato intendere problemi particolari tali da poter portare ad una fine così drammatica. L’uomo era da un paio d’anni costretto su una sedia a rotelle e da tempo faceva i conti con una forma di demenza senile, che con ogni probabilità potrebbe aver fatto scaturire l’accesso di violenza nei confronti dell’anziana moglie. Da una nota dell’ Ansa si apprende che l’anziano avrebbe perso le staffe a seguito della decisione della moglie di trasferirlo in una casa di cura, come avrebbe dichiarato agli inquirenti.

Il gestore della caffetteria prospiciente l’abitazione dei coniugi ancora non si capacita dell’accaduto: “Conoscevamo la coppia da moltissimo tempo – ha dichiarato – carinissimi, sempre molto cordiali con noi e con il vicinato. Da un anno circa non vedevamo più l’uomo perché è in sedia a rotelle e quindi usciva molto meno, ma la signora veniva regolarmente a bere il caffè qui da noi. Comunque posso dire che erano una coppia assolutamente perbene così come i loro figli che erano sempre molto presenti per i genitori e venivano regolarmente ad assisterli”. Anche dalla pizzeria a fianco giungono commenti increduli: “Ieri sera al momento dell’accaduto eravamo aperti ma non ci siamo accorti di nulla – ha raccontato il titolare della pizzeria – abbiamo capito che era successo qualcosa quando abbiamo sentito le sirene delle ambulanze e visto l’arrivo dei carabinieri. Conoscevamo la coppia, erano nostri clienti e spesso consegnavamo la pizza direttamente a casa loro. Gente tranquillissima, sono davvero sorpreso”.

Per l’uomo che ha ucciso la moglie si attende la decisione del PM circa la sua sorte giudiziaria, per ora è trattenuto ancora in osservazione presso la struttura ospedaliera nella quale è stato condotto dopo l’omicidio.

Una dramma che assume un carattere ancora più paradossale perché non si può certo ascrivere a un contesto di degrado o di abbandono degli anziani, una tragedia che apre la complessa questione dell’assistenza degli anziani affetti da patologie neurologiche degenerative quali la demenza senile, fenomeno di enorme proporzione e in continuo aumento tra la popolazione generale, tanto da essere definito dal rapporto Oms “una priorità mondiale di salute pubblica”.

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