Gio. 25 Apr. 2024
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Sesto, buco di bilancio: nella manovra della giunta aumentano tariffe e servizi alle famiglie

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – “Dobbiamo rientrare di 1,8 milioni all’anno per 10 anni e dobbiamo riassorbire lo squilibrio di bilancio per una manovra complessiva di quasi 5,9 milioni”. Sono le parole con cui il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha commentato sul quotidiano Il Giorno la manovra economica locale presentata in commissione dalla giunta, con l’obiettivo di ripianare i debiti comunali e rimettere in sesto e in equilibrio il bilancio dell’ente. 

“Da un lato c’è il disavanzo di circa 26 milioni da ripianare: 14,7 milioni in 10 anni e la restante parte in 30. Dall’altro c’è un bilancio da rimettere in equilibrio, riallineando le entrate e le uscite dopo anni di ‘gravi irregolarità contabili’ nell’accantonamento dei residui, come ha certificato la Corte dei Conti esaminando i documenti dal 2014 a oggi. Ridurre le spese non basta. Per questo, l’amministrazione giovedì in commissione ha presentato una manovra che inciderà soprattutto sulle famiglie e riguarderà i servizi all’infanzia”, si legge sul quotidiano locale.

In pratica aumentano tariffe e servizi a Sesto. In crescita Irpef. tassa di pubblicità, Tosap e le rette dei servizi comunali come centri estivi e asili. “Si prevedono maggiori entrate per 2,8 milioni sull’Irpef che vedrà il passaggio all’aliquota massima (dallo 0,6 allo 0,8%) oltre alla riduzione della fascia di esenzione (oggi si applica ai redditi fino a 18mila euro, da domani fino a 15mila come Cologno). Dalla pubblicità si stimano entrate per 430mila euro, dalla Tosap 130mila, dalla mensa 320mila, dal demanio 1,3 milioni: con la quota delle Farmacie si arriva a un totale di 5,3 milioni. Tra le mancate assunzioni del personale pubblico, la contrazione dei costi sulle auto di servizio e altre economie della macchina comunale si ipotizzano minori spese per 871mila euro. Per riequilibrare il bilancio si è partiti dalle minori entrate con un’operazione pulizia, che ha portato a un calo di 2 milioni e 570mila euro sul 2018 tra tasse, rateizzazioni di Ici, Imu, Tasi, accertamenti di Tosap, Irap, sanzioni, utenze e rette di centri estivi e asili”, si legge sul Il Giorno.

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