Gio. 18 Apr. 2024
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Cinisello, Pd contro la giunta su Fondazione Paganelli: “Il sindaco non può intervenire nelle nomine del Cda”

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Nuovo pesante attacco del Pd e della lista Cinisello Balsamo Civica nei confronti del sindaco Giacomo Ghilardi e della sua giunta. Il tema dell’attacco è la Fondazione Paganelli: in consiglio comunale si è discusso infatti un ordine del giorno, presentato da Lega Nord e Forza Italia, che impegnava il sindaco e la giunta a intervenire sulla Fondazione Paganelli per “la nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione in grado di garantire un modello gestionale della Fondazione in sintonia con i tempi” e per “la definizione di una strategia di tutela, di rilancio e di salvaguardia del rendimento”.

I consiglieri di opposizione si sono scagliati contro l’ordine del giorno perché ritengono che non sia competenza del sindaco e della giunta intervenire sulla governance di una fondazione privata: “Un ordine del giorno sbagliato nel metodo perché si esprimeva su un tema non di competenza del consiglio e chiedeva al sindaco di intervenire nel rinnovo del cda di un ente di diritto privato che, tra l’altro, non riceve contributi pubblici di alcun tipo dal comune. Così sbagliato che, alla fine, la stessa maggioranza ha dovuto emendare il proprio documento per correggere in parte il tiro rendendolo più generico”, si legge in un comunicato firmato dai portavoce del Pd e della civica.

“Il destino della Fondazione Paganelli, che negli ultimi anni, complice anche la crisi che ha colpito il nostro paese, ha attraversato una fase di grave sofferenza economica, è un tema che sta a cuore a tutta la città, indipendentemente dal colore politico di appartenenza. La storia della Fondazione è una storia importante, dato anche il ruolo che storicamente ha svolto per lo sviluppo di Cinisello Balsamo. Come forze di minoranza, abbiamo chiesto il motivo dell’urgenza di un simile ordine del giorno e, data la complessità dell’argomento, abbiamo chiesto la possibilità di convocare una commissione consiliare per poter prima ascoltare i rappresentanti della Fondazione ed approfondire la documentazione necessaria (non in mano ai consiglieri). Nessuna risposta è arrivata rispetto al motivo dell’urgenza mentre, rispetto alla necessità di un approfondimento, ci è stato detto che si sarebbe potuto fare dopo e che la situazione era già chiara”, continua la nota.

“Il giorno dopo l’approvazione dell’ordine del giorno (avvenuta il 27 novembre), che ha visto il nostro voto contrario, abbiamo appreso di una lettera inviata dal Sindaco alla Fondazione in cui viene chiesto ‘un incontro in cui tra l’altro si affronti il tema del rinnovo degli organi e delle cariche sociali […], tenendo in debita considerazione la proposta di soprassedere sino ad allora a tale rinnovo’. Mai si era visto un sindaco entrare così a gamba tesa nella governance di un ente privato, violandone l’autonomia, un precedente gravissimo per il futuro. Se la maggioranza avesse realmente avuto in mente il benessere della Fondazione e la volontà di lavorare per un suo rilancio, allora avrebbe potuto proporre un percorso comune tramite un approfondimento e un confronto nel merito. Appare invece ormai chiaro che i motivi dell’urgenza erano legati al rinnovo del cda della Fondazione e alla volontà di intervenire al riguardo. L’esempio della politica peggiore, quella che guarda alle poltrone”, si chiude il comunicato della minoranza.

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