Gio. 18 Apr. 2024
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Sesto, Unione Inquilini: flash mob contro la giunta che toglie la residenza agli sfrattati

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – L’Unione Inquilini e il Comitato per la Casa di Sesto San Giovanni oggi pomeriggio, giovedì 22 novembre, daranno vita a un flash mob in centro città: “Alle 17.30 organizziamo un flash mob con distribuzione di volantini in piazza del Rondò a Sesto San Giovanni. L’iniziativa si sposterà poi alla Rondinella, in via Cesare da Sesto e in piazza Petazzi”, annunciano i promotori dell’iniziativa.

Che vogliono manifestare contro la giunta del sindaco Di Stefano, colpevole di togliere la residenza alle famiglie sfrattate: “La giunta di Sesto San Giovanni crea fantasmi, ma con una procedura particolare: nella tradizione popolare il fantasma è un morto che riappare, mentre nel nostro caso sono i vivi ad essere trasformati in sostanze incorporee. Come fanno i nostri amministratori a trasformare dei comuni cittadini in fantasmi? Semplice, tolgono la residenza ai sestesi che hanno ricevuto lo sfratto”.

“Togliere la residenza ad una persona vuol dire toglierle tutti i diritti: diritto di voto, possibilità di avere un medico di base, l’insegnante di sostegno se il figlio è disabile, il diritto a pagare la retta per la mensa dei figli sulla base del reddito. Togliere la residenza ad una persona vuol dire negarla come individuo, tentare di svuotarla di valore, vuol dire spingerla ad andarsene, vuol dire disprezzarla. Ma possono farlo? No , sulla base della legge non potrebbero farlo, ma i nostri amministratori si sentono superiori alle norme e procedono senza regole nella loro guerra contro i poveri che infestano il nostro territorio. La Prefettura è già intervenuta per ripristinare il rispetto della legge, ma i responsabili della cosa pubblica della nostra città, dopo un primo momento di adeguamento alla normativa, hanno iniziato nuovamente nella loro sacra missione per eliminare dalla città le famiglie colpevoli di aver subito uno sfratto in seguito alla perdita del posto di lavoro del capo famiglia”, si chiude la nota dell’Unione Inquilini.

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