Gio. 18 Apr. 2024
HomeBressoIncendi e rifiuti, il Nordmilano nuova terra dei fuochi?

Incendi e rifiuti, il Nordmilano nuova terra dei fuochi?

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – C’è anche il Nordmilano al centro di una oscura catena di incendi che sta mettendo a rischio la qualità dell’aria del territorio e che sta mostrando la presenza di un racket ancora indecifrabile, intorno alle aziende che si occupano di smaltimento rifiuti.

Capannoni e depositi stracolmi di rifiuti plastici, contaminati e non, che prendono fuoco. I roghi si sprigionano quasi sempre di notte o di mattina presto, quando al lavoro non c’è nessuno. L’ultimo caso è avvenuto nel Nord Italia a Pianezza, nel Torinese, il 25 marzo scorso. Ma nei mesi precedenti, invece, a bruciare erano stati 13 impianti nel pavese, 4 siti l’hinterland di Milano (di cui due a Bruzzano e a Cinisello Balsamo della stessa ditta, la Carluccio Srl) e diversi capannoni e depositi in Veneto. Abbastanza per fare del Nord una nuova “terra dei fuochi”? L’ultimo caso sul nostro territorio è quello di Cologno Monzese, dove è bruciato un deposito di una cartiera alle spalle degli studi Mediaset.

Il prefetto di Pavia Attilio Visconti non esita a parlare di “emergenza”, mentre i carabinieri del Noe, che da mesi stanno indagando sul fenomeno, parlano di un “mercato della plastica se non fermo, estremamente rallentato”. Di certo c’è che la Commissione Parlamentare d’inchiesta sui rifiuti della passata legislatura, nel triennio 2014-2017, ha censito ben 261 incendi in discariche autorizzate e non, il 47% dei quali proprio nel Nord.  

Le indagini stanno procedendo, ma un quadro completo del fenomeno è complesso da ricostruire, nonostante la presa di coscienza delle tre Direzioni distrettuali antimafia più coinvolte: Milano, Brescia e Torino. Chi vive in un ambiente sempre più inquinato rischia la sua salute. Una relazione della Ats di Pavia del 2015 evidenzia un +11% di mortalità per tumori rispetto al resto della Lombardia e dell’Italia. Un dato allarmante, che spicca ancora di più se si considera che le campagne pavesi sono un territorio a vocazione agricola, votato alla coltivazione di riso Dop.

ARTICOLI CORRELATI