Gio. 25 Apr. 2024
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Geas Basket, nuovo ko. Al PalaNat passa Crema

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – La terza sconfitta stagionale del Geas arriva in casa contro Crema, neo-vincitrice della coppa Italia, nell’ottava giornata del girone di ritorno, alla prima uscita senza Bea Barberis, che riceve un saluto e un incoraggiamento dalle compagne: tutte fanno il riscaldamento con la maglia numero 15 di Bea, che dovrà operarsi per la ricostruzione del legamento crociato del ginocchio sinistro.

Ora il Geas Basket è agganciato a quota 40 punti da Costa Masnaga, vincente a Carugate.

Gara vivace, che non si spegne nemmeno quando il Geas sembra allungare a metà del secondo quarto. Le cremasche si assicurano la vittoria soltanto nei secondi finali, dopo un primo tempo per lo più controllato da Sesto e un secondo in cui Crema gestisce il piccolo vantaggio guadagnato. Primo periodo equilibrato: Sesto va a +5, ma, con un 6-0, Crema rientra, fino al rinnovato +5 delle padrone di casa. Nella seconda frazione, le rossonere allungano fino al massimo +11, ma le ragazze di coach Sguaizer producono un 9-0 e si rifanno sotto, riuscendo poi a chiudere sopra di 3. Crema rimane in vantaggio per tutto il terzo quarto – fondamentale la spallata da 8-0 in 2’20’’ –, toccando il +8 dopo 4’30’’ e chiudendo a +1. Le ospiti riguadagnano il +6, ma le geassine si risvegliano e riescono nel sorpasso con 3’55’’ da giocare, con una tripla di Galbiati. Crema ben gestisce gli ultimi possessi; non basta il canestro del -1 di Arturi a 32’’ dalla fine: con 10’’ sul cronometro, Caccialanza infila la tripla che vale la partita.

Pessima serata al tiro per il Geas, che chiude col 28% da due e il 54% nei liberi, vero tallone d’Achille stagionale. A rimbalzo è Sesto a prevalere: 39 totali e 11 offensivi – nonostante la pesante assenza di una rimbalzista d’attacco come Barberis –, ma le seconde occasioni ottenute non trovano concretizzazione. Crema segna sia dal pitturato, soprattutto grazie ad una efficace Nori, sia dal perimetro (bene Caccialanza e Capoferri). Il Geas tira bene da fuori (bene il 10/22 dall’arco): le cremasche risultano più efficienti da sotto e anche dalla media (15/30 da due). La difesa rossonera fatica sulle incursioni in mezzo all’area e sui giochi spalle a canestro delle lunghe di Sguaizer, e, nei minuti finali, viene punita anche dalla distanza.

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