Gio. 28 Mar. 2024
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Sesto, il Pd contro il sindaco: “Fatto gravissimo, ha usato un daspo contro mamme e nonni”

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – “Ieri sera è avvenuto un fatto gravissimo: per la prima volta nella storia di Sesto San Giovanni il sindaco Di Stefano ha impedito a un gruppo di cittadini, soprattutto mamme e nonni, di entrare nel palazzo comunale per assistere alla Commissione Servizi educativi e nidi, che aveva per oggetto la decisione di chiudere l’asilo di via XX Settembre”. Roberta Perego, capogruppo, e Nicola Lombardo, segretario del Pd, commentano così quanto avvenuto ieri sera.

“Paradossalmente la riunione era stata convocata su richiesta del Comitato dei Genitori Nidi, che ha raccolto più di 2.600 firme, e dalla Rsu del Comune, preoccupati per le decisioni della giunta, comunicate ‘a spizzichi e bocconi’ nei giorni scorsi. Ma i genitori non hanno potuto entrare, per presunti motivi di sicurezza e perché sindaco e assessore erano preoccupati per possibili intemperanze: si è gestita la situazione come una questione di ‘ordine pubblico’, senza che nessuno della giunta o della maggioranza contraddicesse questo. Va ribadito, a onore del vero, che nei giorni scorsi la Rsu e ieri la vicepresidente del consiglio comunale Loredana Pastorino avevano chiesto che la riunione si svolgesse in Sala Consiglio, data la prevedibile alta affluenza di pubblico, come peraltro è stato fatto in passato”, aggiungono i portavoce del Pd.

“E’ stato risposto, falsamente, che l’aula era inutilizzabile, mentre era perfettamente pronta, addirittura con le sedie per il pubblico già posizionate nell’emiciclo. Si è poi detto che sarebbe stato consentito l’accesso solo a 20 cittadini, ma 4 dei posti erano già occupati misteriosamente da sostenitori della amministrazione che, evidentemente si era precostituita la claque. Eppure nemmeno questo è bastato. Il sindaco e la sua maggioranza hanno schierato la polizia locale all’ingresso e hanno impedito che mamme e nonni partecipassero alla riunione: una maggioranza dunque che ha paura dei cittadini e dell’eventuale dissenso rispetto a decisioni che sa di aver preso contro la città. Così il Gruppo del Pd ha deciso di uscire dall’aula dopo la relazione della presidente di Commissione, per solidarietà con gli esclusi e per protesta contro la decisione antidemocratica e ha già chiesto, con tutta l’opposizione, la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto al pubblico sui temi dei Servizi Educativi. Il sindaco Di Stefano, dopo avere deciso il Daspo contro gli stranieri, ha pensato bene di usare un Daspo anche contro mamme e nonni sestesi. E’ la prima volta nella storia di Sesto che l’Amministrazione comunale rifiuta un confronto ed impedisce ai suoi cittadini di entrare nel Palazzo comunale, che, lo si ricordi bene, é la casa di tutti i sestesi”, si chiude così la nota dei dem.

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