Gio. 28 Mar. 2024
HomeAttualitàAutovelox Milano: lettere al sindaco Sala e avvocati pronti a fare ricorso

Autovelox Milano: lettere al sindaco Sala e avvocati pronti a fare ricorso

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – I cittadini del Nordmilano multati dall’autovelox ribattezzato “killer” su viale Fulvio Testi, all’ingresso del capoluogo, crescono in numero e si vanno ad aggiungere agli automobilisti pizzicati dalle telecamere che hanno creato su Facebook una pagina e un gruppo.

CLICCATE QUI PER ACCEDERE ALLA PAGINA

CLICCATE QUI PER ACCEDERE AL GRUPPO

Ora le novità sono diverse: da un lato sono state spedite al sindaco di Milano Beppe Sala, almeno due lettere. “La più parte delle sanzioni che il Comune di Milano, che Lei amministra nel nostro nome, ha drasticamente e severamente irrogato a tutti noi, ha avuto luogo nella fascia che va dai 50 ai 70 Km/h, velocità, questa, che ‘storicamente’ la maggior parte dei ‘pendolari mantiene per tutta la durata di viale Fulvio Testi. Inoltre, Sig. Sindaco, tutti i membri del gruppo esprimono forti e giustificate perplessità sul fatto che l’autovelox in questione sia stato, sin dal 12 dicembre 2017, preventivamente ben segnalato, A tacere del fatto, pur qui non facendolo, che l’informazione e l’attività necessariamente predivulgativa relativa all’utilizzo di detto autovelox non sia stata così efficace ed esaustiva. Il fatto stesso che i Suoi cittadini abbiano ricevuto, nel volgere di poco più di 2 mesi, una ‘valanga’ di multe, ne è la prova più conclamata!”, si legge in una di queste.

In pratica si tratta di un atto con cui si spiega al primo cittadino da un lato che la velocità “di crociera” sul viale Fulvio Testi è di 70 km/h e quindi il limite imposto a 50 è quasi una forzatura. Dall’altro che nel momento della sua installazione e della sua messa in funzione, l’impianto non era stato opportunamente segnalato.

Ci sono poi avvocati e studi legali che hanno deciso di “gettarsi nella mischia” e rendersi disponibili con quei cittadini che intendono “fare causa” al Comune, o comunque tentare una forma di rivalsa, sia che si tratti di una class action nei confronti dell’amministrazione comunale, sia che si tenti la via del ricorso al Prefetto.

ARTICOLI CORRELATI