Gio. 25 Apr. 2024
HomeBresso8 marzo, un fondo dei lavoratori per le donne vittime di violenza

8 marzo, un fondo dei lavoratori per le donne vittime di violenza

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Un fondo per sostenere le attività di assistenza alle donne vittime di violenza e molestia. È l’obiettivo dell’accordo siglato oggi da Assolombarda, Cgil, Cisl e Uil di Milano e destinato alle aziende associate e ai rispettivi lavoratori.

L’iniziativa (il cui hashtag è #L8x365) nasce con riferimento a una giornata particolarmente simbolica come quella dell’8 marzo e consiste in una raccolta fondi da destinare a 3 reti territoriali: la rete antiviolenza del Comune di Milano, la rete interistituzionale del territorio Adda Martesana “Contrasto al maltrattamento ed alla violenza di genere”, e la rete sovrazonale di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni contro la violenza sulle donne.

Nel “Fondo 8 marzo”, dal 1 marzo fino al 30 aprile, confluiranno i contributi volontari, pari a un’ora di lavoro, dei dipendenti delle imprese associate e di Assolombarda che vorranno partecipare all’iniziativa, ai quali si aggiungerà un complessivo corrispondente importo da parte delle rispettive aziende.

Soddisfatto il presidente Carlo Bonomi che ha parlato di “iniziativa concreta a sostegno delle attività di assistenza alle donne vittime di violenza”. E ha precisato: “Secondo una recente indagine Istat sono 8 milioni e 816mila (il 43,6%) le donne tra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita hanno subito una qualche forma di molestia. Più di 3 milioni (15,4%) negli ultimi tre anni e più di un milione (il 7%) negli ultimi dodici mesi. E’ un tema che tocca trasversalmente tutta la società e che va affrontato con impegno comune, responsabilità e visione. A cominciare da noi imprenditori che dobbiamo essere attori sociali, oltre che economici, nella comunità in cui operiamo”. In quest’ottica, Assolombarda ha anche istituito un Advisory Board dedicato alla Responsabilità Sociale delle Imprese. Un nuovo organo, ha spiegato Bonomi, che “attraverso progetti mirati, intende rispondere ai bisogni delle fasce più esposte della popolazione, dei giovani e delle donne, e valorizzare il nostro patrimonio artistico, storico e culturale”.

ARTICOLI CORRELATI