Gio. 18 Apr. 2024
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Sesto: fatture false e riciclaggio. Ex dirigente di una coop edificatrice nei guai

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Emissione di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, omessa dichiarazione e riciclaggio. Sono le accuse di cui deve rispondere un ex dirigente di una delle più grandi cooperative edificatrici del Nordmilano il quale, utilizzando una partita Iva cessata negli anni Novanta, era riuscito ad occultare al Fisco redditi per oltre un milione di euro che erano stati reinvestiti dalla propria compagna nell’acquisto di diversi immobili a Milano e nella provincia di Lucca nonché di un auto sportiva.

L’uomo è stato scoperto dall’esecuzione di una verifica fiscale e ora la guardia di finanza di Sesto San Giovanni, in attuazione a un provvedimento emesso dal Tribunale di Monza, su delega della Procura della Repubblica, ha messo in atto il sequestro di quote di 14 immobili e di un veicolo sportivo, per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.

Dalla compiuta ricostruzione dei fatti eseguita dai militari operanti nell’ambito di specifica delega emessa dalla Procura della Repubblica di Monza, emergeva che il professionista aveva emesso, nel lasso temporale dal 2010 al 2015, fatture per operazioni inesistenti nei confronti di diverse imprese e di un soggetto titolare di partita Iva, che di fatto celavano proventi illeciti e servivano per giustificare il pagamento di “tangenti” dirette ad assicurare ai destinatari delle fatture l’ottenimento e quindi l’assegnazione di lavori in appalto dalla suddetta e ignara cooperativa per venti milioni di euro.

Come si apprende da una nota dei finanzieri di Sesto, la carica rivestita dal professionista all’interno della citata cooperativa implicava la pianificazione, l’avvio e la predisposizione dei bandi relativi alle realizzazione delle opere per il recupero del patrimonio edilizio della medesima società edificatrice. Col provvedimento del Tribunale di Monza si è quindi proceduto al sequestro preventivo dei beni fittiziamente intestati alla compagna del professionista nonché di quote di altri immobili posseduti da quest’ultimo e insistenti nella provincia di Brescia.

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