Ven. 29 Mar. 2024
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Sesto, mense scolastiche: buco da oltre 300mila euro. E’ caccia ai furbetti

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – “L’analisi del servizio di refezione scolastica offerto dalla nostra città ha messo in luce un significativo credito verso 1.200 famiglie, che sono morose nel pagamento delle rette per la mensa scolastica. A fine luglio l’ammontare complessivo delle rette non pagate era di circa 330.000 euro”. Lo ha fatto sapere tramite una nota del Comune l’assessore all’Educazione di Sesto San Giovanni, Angela Tittaferrante.

Si scopre così un’altra situazione “debitoria” per le casse comunali. E non da poco. Oltre 300mila euro mai pagati dalle famiglie che hanno continuato a utilizzare comunque il servizio mensa; e tra queste potrebbero anche esserci famiglie che non si trovano in stato di difficoltà economica e che forse hanno approfittato della situazione per non pagare le rette. E’ proprio contro di esse che punta il dito la giunta di Sesto: “Stiamo elaborando i dati analitici per singolo servizio e per istituto interessato, per avere un quadro chiaro e completo del fenomeno. Al fine di evitare fraudolenti furbizie o comunque evasioni, che si ripercuotono sull’intero servizio e su tutti i suoi utenti, in fase di iscrizione alla refezione scolastica si avvierà una attività di controllo sulla morosità pregressa degli iscritti. Questa verifica sarà effettuata in sede di iscrizione e comporterà una iscrizione provvisoria per un periodo di due mesi qualora un utente avesse una posizione di morosità pregressa”, spiega l’assessore Tittaferrante.

“Questo stato di provvisorietà sarà immediatamente comunicato agli interessati. Gli uffici incaricati verificheranno la situazione economico patrimoniale delle famiglie morose, che verranno prontamente informate delle eventuali conseguenze. Gli effettivi casi critici e le famiglie seguite dal servizio sociale saranno tutelate con l’iscrizione automatica e le esenzioni programmate dalla regolamentazione vigente. Alle altre famiglie interessate, alla fine del periodo di iscrizione provvisoria, in assenza del saldo del debito o di un piano di rientro, si comunicherà la morosità in essere. Contestualmente si procederà al recupero forzoso del credito ancora in essere per morosità pregressa, attivando tutte le azioni necessarie”, chiude Angela Tittaferrante, commentando il suo piano di azione e spiegando che esso vuole salvaguardare i cittadini onesti che, anche a fatica, pagano quanto dovuto. “Gli effettivi casi critici saranno tutelati. E’ però necessario individuare le famiglie che non pagano, sapendo di non essere perseguite, pur avendone la capacità economica”, ribadiscono dagli uffici.

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