[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Non si sono fatte attendere le reazioni di molti leader regionali e nazionali sul caso della moschea di Sesto San Giovanni. Dopo che ieri la giunta ha avviato la procedura di cancellazione del titolo edilizio per la grande moschea di via Luini, sono stati in tanti a commentare positivamente la notizia. Nessuna reazione, invece, dal centrosinistra che ha fortemente voluto quel progetto per anni. “Detto, fatto – ha commentato Matteo Salvini -. La nuova giunta di Sesto San Giovanni, la prima di centrodestra della storia, ha bloccato il progetto per la costruzione di una maxi-moschea, una delle più grandi d’Italia. Nessuna concessione a chi non rispetta le regole. Con la Lega si cambia”.
“Il nuovo sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano sceglie la via della legalità e del rispetto delle regole – ha commentato l’assessore regionale Viviana Beccalossi -. Un segnale forte e chiaro verso chi nel nostro Paese pensa di poter agire come meglio crede, contravvenendo alle normative vigenti. Senza andare a invocare il troppo spesso ignorato principio della reciprocità tra Stati di religioni differenti, dico solo che in questo caso bene ha fatto il sindaco a ripristinare il rispetto del diritto”.
E poi Mariastella Gelmini per Forza Italia che ha detto: “La giunta guidata dal sindaco Roberto Di Stefano non ha fatto che promuovere una iniziativa di buon senso e assolutamente conseguente al programma elettorale che il centrodestra, premiato dagli elettori di Sesto San Giovanni, ha sostenuto. Nessun gesto improvvisato né tanto meno improntato a una qualsiasi forma di discriminazione”.
