[textmarker color=”E63631″]PUBBLIREDAZIONALE[/textmarker] – Da diversi anni si assiste a una mutata sensibilità nei confronti dell’ambiente, della natura, del clima e dei suoi cambiamenti legati spesso allo sfruttamento e all’incuria dell’uomo.
Purtroppo le politiche ecologiche poste in essere dai governi Europei non sono ancora sufficienti per fronteggiare le conseguenze legate ad anni di utilizzo sconsiderato delle risorse e non curanza nello smaltimento dei rifiuti.
Un’importante iniziativa è stata avanzata in Italia grazie ad una proposta di legge che prevede la concessione di incentivi fiscali per favorire la diffusione di materiali riciclati. Esistono infatti aziende, come ratioform, che consentono ai propri clienti l’acquisto d’imballaggi riciclabili al 100% e biodegradabili, realizzati con materie prime rinnovabili. Se venisse approvata la proposta verrebbe introdotto un credito d’imposta a favore di chi acquista prodotti in materiale riciclato. Si tratterebbe di una previsione di grande vantaggio per le aziende e le multinazionali che fanno un grande uso dei materiali d’imballaggio. Rappresenterebbe un privilegio anche per tutti gli italiani che, secondo quanto emerso da una ricerca presentata ad Ecoforum, ritengono di grande utilità il ricorso ad un’economia circolare in cui non esistono scarti e i nuovi beni si realizzano con materiali riciclati.
Tuttavia, dalla stessa ricerca realizzata da Lorien Consulting, emerge anche una scarsa consapevolezza della materia: la maggior parte degli intervistati dichiara che il rifiuto andrebbe trattato escludendo ulteriori processi industriali e ciò risulterebbe impossibile all’interno dell’ottica di economia circolare, che necessita obbligatoriamente di un ulteriore procedimento per dare vita ad un nuovo manufatto.
Anche grazie all’approvazione della nuova proposta di legge che prevede, tra le altre cose, la promozione della cultura del riciclo, sarà possibile dare più concretezza all’idee di economia circolare già ampiamente apprezzate dalla maggior parte dei cittadini.
