[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Torna alla ribalta il caso dell’aeroporto di Bresso, dove dal 2016 Enac ha dato l’autorizzazione al decollo e all’atterraggio di voli commerciali, avviando un piano di potenziamento della presenza di operatori commerciali nello scalo.
Nei giorni scorsi una nota del Comune di Bresso ha sintetizzato le posizioni dei vari enti che il 31 maggio 2017 si sono riuniti in un tavolo tecnico per discutere della situazione. Ciò che emerge da una nota del Demanio è che già in occasione della convenzione stipulata nel 2007, Enac si era impegnata a spostare le funzioni aeroportuali della porzione Ovest alla porzione Est del campovolo. Cosa mai avvenuta.
“In ragione di quanto sopra – si legge nella nota del Demanio – Enac non ha, ad oggi, titolo per affidare a terzi soggetti concessionari la gestione dell’intero scalo aeroportuale di Bresso”.
Il Comune di Bresso ha dunque ribadito che “Aprire la pista al decollo e all’atterraggio dei cosiddetti aerotaxi è una violazione del Protocollo d’intesa del 31 luglio 2007, che escludeva opere e interventi che si potessero configurare come un potenziamento della capacità di traffico e impediva all’ Ente Nazionale Aviazione Civile ( ENAC) di affidare a terzi la gestione dello scalo”. Una piccola vittoria del Comune di Bresso che ora dovrà essere tradotta concretamente.
