Gio. 25 Apr. 2024
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Paolo, da Cinisello alla 24H di Finale Ligure: un’impresa sui pedali

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Le passioni, si sa, fanno commettere qualche pazzia. Quando le passioni sono sportive allora queste “pazzie” possono anche assumere la forma dell’impresa, dell’avventura. Ne sa qualcosa Paolo Colombo, cinisellese, 48 anni, sposato con due figli, direttore di ricerca presso Doxa, con una passione smisurata per la bici a 360 gradi. Il quale nel fine settimana prenderà parte alla 24H di Finale Ligure, una gara che si corre da 19 anni e che richiama appassionati da tutto il mondo.

paolo colombo 2

“E’ una gara a squadre, si partecipa circa in 3mila. Si corre in 2, 4, 8 oppure 12 componenti”, racconta Paolo, che passa dalla mtb all’enduro, passando per la bici da corsa, la gravel e persino la fat bike. Oltre ai concorrenti che corrono in team ci sono poi circa 400 “pazzi” che gareggiano in solitaria: e Paolo è tra questi. “E’ la cosiddetta 2hSolo, che tra l’altro quest’anno vale per il mondiale 24h. Non so come e perché, ma un giorno mi è balenata in testa l’idea di provarci, sono bastate un paio di telefonate ad amici che l’hanno già fatta e il giorno seguente ho fatto l’iscrizione”.

La gara si svolge su di un percorso di 11 chilometri per 350 metri di dislivello, tutto in fuoristrada e senza un metro di pianura. “Proprio come piace a me. Si gira per 24ore, chi fa più giri vince, semplice no?”, scherza Paolo prima della partenza. “Ovviamente non ho alcuna ambizione, però proverò ad interpretarla con spirito endurance, cioè limitando le pause a brevi momenti di ristoro per mangiare, riempire la borraccia, montare/smontare i faretti, cambiare le batterie, e via dicendo”, racconta Paolo che tenterà di pedalare per 24 ore senza fare soste troppo lunghe e senza pause “sonno”.

paolo colombo 1

“Ho letto che una 24h si fa solo per il 30% con le gambe, il resto si fa col cuore e la testa. Ccercherò quindi di svagare la mente lasciando scorrere pensieri positivi, di chiacchierare con altri bikers, se ne trovo di lenti come me, di godermi il paesaggio dell’altopiano delle Manie e i panorami sul mare, di apprezzare le luci e i colori di alba e del tramonto e di divertirmi nelle veloci e tortuose discese del percorso. Di grande aiuto saranno le maglie che indosserò: di giorno quella dell’Officina di Enrico, un’associazione di Cinisello che si occupa di missionarietà e di notte quella del JAGteam, dedicata a un caro amico che ci ha lasciato 2 anni fa e con cui ho fatto uscite in bici memorabili”, chiude Paolo.

A cui arriva anche un “in bocca al lupo” da Luca Ghezzi, assessore allo Sport del Comune di Cinisello: “Paolo merita tutto il nostro sostegno e apprezzamento per l’impresa che si accinge a compiere. L’amore di Paolo per la bici è inconfutabile così come il suo coraggio e la sua grinta”.

 

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