Gio. 18 Apr. 2024
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Via Martiri palestinesi: una data sul cartello, la polemica è risolta

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – La vicenda di via Martiri palestinesi a Cinisello Balsamo si risolverà molto probabilmente così: con un’aggiunta sul cartello stradale della via in questione della data dell’evento a cui l’intitolazione fa riferimento. Ieri il sindaco di Cinisello, Siria Trezzi, ha replicato ad Andrea Jarach, presidente di Keren Hayesod Italia Onlus, il quale aveva scritto (e pubblicato) una lettera nella quale chiedeva al Municipio cinisellese di modificare il nome della via perché quel titolo oggi suona come un inno al terrorismo e una celebrazione di morti ingiuste.

“Nessuna motivazione antisemita e discriminatoria nella scelta toponomastica di intitolare una via cittadina ai Martiri Palestinesi. La decisione risale all’ottobre del 1982 quando era sindaco Virgilio Canzi; fu proposta dalla commissione toponomastica e votata all’unanimità da tutte le forze politiche in Consiglio comunale sull’onda emotiva provocata dal massacro di Shabra e Chatila avvenuto qualche settimana prima, tra il 16 e il 18 settembre 1982 a danno di migliaia di civili. Un episodio che suscitò forte clamore e sdegno e scosse molte coscienze. In quel periodo si decise di intitolare tre nuove vie a personaggi illustri e una ad un episodio di drammatica attualità”, la risposta della Trezzi.

Che si è detta disponibile a un incontro e ha aggiunto: “Comprendo bene che il termine ‘martire’ è improprio ma va contestualizzato. Ci stiamo riferendo ad una scelta di 30 anni fa, allora non ci si riferiva certo al termine Shahid, tcon il quale negli anni si sono definiti i combattenti/attentatori suicidi palestinesi. Valuteremo cosa fare. Ma non è semplice cambiare il nome ad una via in cui risiedono oggi 516 persone ed è in fase di assegnazione un nuovo complesso edilizio. La sostituzione comporterebbe un disagio e un danno economico per gli abitanti. Una soluzione potrebbe essere quella di aggiungere la data della strage per evitare ogni equivoco”.

 

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