Gio. 25 Apr. 2024
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Milano made in Cina: come cambia la Capitale del calcio

[textmarker color=”E63631″]MILANO[/textmarker] – Era nell’aria, ora è realtà. Triste o meno, dipende dai punti di vista ma soprattutto dai risultati.

La Cina è entrata prepotentemente nel mondo del calcio e lo fa partendo da Milano. Non una città a caso, difatti Milano è l’unica al mondo capace di dare al football due squadre così importanti. Quando manca la Milano del calcio dai palcoscenici importanti a perderne è l’intero movimento italiano, sul piano economico, tecnico e di immagine. In più, è il centro della borsa, tema sicuramente non sfuggito ai lungimiranti nuovi proprietari di Inter e Milan. Ecco, ma se sui nerazzurri colpiti dai soliti problemi tecnici e di risultati risulta quanto meno esserci chiarezza circa il nome e la provenienza della nuova società, chi c’è dietro l’infinita ed estenuante operazione del Milan?

Sino-Europe Sports Investment Management Changxing, è la società privata sorta in Cina appena lo scorso giugno. In brevissimo tempo hanno accumulato qualcosa come 4,5 miliardi di euro da investitori più o meno noti, non male. Il Milan tratta da oltre un anno con soggetti ignoti ai più, con un closing che è stato più volte rimandato, fino ad una data certa che dovrebbe essere quella del prossimo 3 marzo.

Dunque, ancora poteri in mano a Galliani per il suo prossimo e ultimo mercato da amministratore delegato del Milan, un Galliani che ha già fatto sapere che non resterà con un altro incarico. I tifosi restano in attesa, un po’ perplessi circa la natura di questi investimenti e soprattutto l’identità di chi sarà a capo del nuovo diavolo rossonero. Berlusconi aveva più volte fatto sapere che nel caso fosse tutto clamorosamente crollato sarebbe stato pronto a tornare alla guida del Milan, puntando su una squadra giovane ed italiana, sulla falsariga di quanto sta avvenendo ora anche con ottimi risultati.

Scelta strategica per metter fretta ai Mister X cinesi o seria volontà nostalgica di non abdicare? La reazione c’è stata ed ora pare che il nuovo Milan abbia finalmente una scadenza ben precisa. Nel frattempo sono stati versati i primi 100 milioni di acconto in estate, altri arriveranno a gennaio ma non sembra ci possano essere subito effetti sul mercato invernale.

Sull’altra sponda del Naviglio i nerazzurri vivono strade opposte: chiarezza sul piano societario, con uno staff lontano ma ben definito è noto, nella persona e gruppo di Suning. Sul campo è invece la confusione più totale, con una zona Champions già distante 11 punti, tre allenatori cambiati ed un’incredibile eliminazione dall’Europa League, giungendo ultimi in uno dei gironi più semplici della competizione. Eppure i nuovi investitori nerazzurri avevano da subito dimostrato la serietà delle loro intenzioni, spendendo in quest’estate appena trascorsa la bellezza di 100 milioni di euro e permettendo a Milano di diventare la quarta città europea ad investire di più nel mercato estivo, dietro ai colossi inglesi e alla città di Torino. Non solo, ci sarebbero state pesanti offerte rispedite al mittente per top player europei, segno tangibile della forza quanto meno economica ritrovata dall’Inter dopo la cessione di Moratti prima ed in parte di Thohir poi, al nuovo gruppo.

L’Italia, forse anche l’Europa, ha bisogno di ritrovare la sua Capitale: Milan ed Inter sono chiamate all’appello.

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