Ven. 19 Apr. 2024
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Di Stefano sulla scuola: “Anno nuovo, problemi vecchi”

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – “Mentre il sindaco, Monica Chittò, non perde occasione per sfoggiare slogan pur di guadagnare qualche titolo sui giornali, la realtà che incontrano quotidianamente i bimbi e genitori è ben differente da quella prospettata dal primo cittadino”. Roberto Di Stefano, capogruppo di Forza Italia a Sesto San Giovanni, torna sul tema della scuola e degli istituti cittadini: “Anno nuovo, problemi vecchi”.

“Innanzitutto va sottolineato che gli interventi fatti fino ad oggi sulle scuole cittadine sono frutto di una richiesta da parte dell’opposizione, che nel gennaio 2015, a seguito del crollo del soffitto nella scuola Vittorino Da Feltre, depositò una richiesta d’accesso agli atti per la verifica delle autorizzazioni emesse dagli uffici tecnici sull’analisi della fragilità di soffitti e pareti degli edifici scolastici”, spiega Di Stefano.

“L’Amministrazione corse ai ripari, per evitare che la malagestione delle scuole da loro stessi perpetrata, venisse a galla. Difatti, negli ultimi otto anni il Comune aveva stanziato circa un milione di euro all’anno per la ristrutturazione dei locali scolastici, ma nell’ultimo anno tale importo si è moltiplicato improvvisamente arrivando a 5 milioni. Una chiara ammissione di colpa.

Le scuole sono state trascurate per anni da questa sinistra, nonostante le infinite segnalazioni di genitori e dirigenti scolastici. E ancora ci sono disagi: problemi di infiltrazioni, quando piove per lungo periodo spesso alcune aule diventano inagibili e non dimentichiamo il problema di infestazione da blatte. L’emergenza di oggi è frutto di mancati investimenti passati e se i 5 milioni si sono trovati è grazie al nostro lavoro di denuncia: la sinistra si è svegliata quando la situazione era ormai al limite, e sicuramente la mancata manutenzione ha causato un aggravio dei costi. Questo dimostra solo che priorità per la sinistra è sinonimo di emergenza e propaganda elettorale”.

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