Gio. 18 Apr. 2024
HomePoliticaForno inceneritore, M5S: "L'idea della chiusura è nostra e la riproporremo"

Forno inceneritore, M5S: “L’idea della chiusura è nostra e la riproporremo”

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Il dibattito sulla chiusura dell’inceneritore di via Manin si arricchisce con l’intervento del Movimento 5 Stelle di Sesto San Giovanni. Che rivendica la primogenitura sull’idea di mandare in pensione il forno cittadino: “Vogliamo ricordare per onestà che l’unica forza politica che si è presentata alle elezioni puntando sulla chiusura dell’inceneritore è stato il Movimento 5 Stelle: chiusura dell’inceneritore e rafforzamento delle piste ciclabili sono stati infatti capisaldi del nostro programma per la città. La maggioranza ha sempre fatto orecchie da mercante contestando la definizione di inceneritore, che sembra dia molto fastidio al PD, tanto da volerlo spacciare alla cittadinanza come termovalorizzatore, salvo poi essere sconfessati dovendo probabilmente rimborsare milioni di euro presi per il CIP6: l’incenerimento dei rifiuti, oltre che essere malsano e mettere a rischio la salute dei cittadini, è antieconomico e pesa sulle medesime tasche, tanto che paghiamo di più di chi non ha l’inceneritore”, dicono dal M5S.

Continuano i grillini sestesi: “Non prenderemo quindi troppo seriamente l’ennesima raccolta firme dei Democratici per il Cambiamento a favore della chiusura dell’inceneritore perché non vorremmo che sia per loro solo un altro cavallo da cavalcare in funzione della campagna politica cittadina che in sordina è già iniziata. Purtroppo, il dato di fatto certo è che Sesto San Giovanni porta la maglia nera tra le città lombarde in fatto di raccolta e trattamento dei rifiuti e che la stessa città perde l’occasione di afferrare l’opportunità di generare un’economia occupazionale e dei materiali che altrove abbassa le tasse ai cittadini e genera introiti alle casse comunali. Noi quindi riproporremo la chiusura dell’inceneritore. Noi la realizzeremo per il bene nostro e per le nostre tasche. Perché la credibilità non è fatta di enunciati e di propaganda, ma di azione e coerenza”.

 

 

ARTICOLI CORRELATI