Mar. 23 Apr. 2024
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Nicola Radici a tutto campo sul futuro della Pro Sesto

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Un momento delicato per la Pro Sesto, una fase di passaggio con un’operazione di salvataggio in corso. Uno scenario ancora incerto in cui spuntano però delle certezze e delle conferme. Di questo e molto altro ha parlato il vice presidente della Pro Sesto, Nicola Radici. Un’intervista a tutto campo con uno dei protagonisti delle ultime stagioni del club, per fare chiarezza sulla situazione in casa Pro Sesto dopo l’annuncio delle dimissioni dell’ormai ex numero 1, il presidente Salvo Zangari.

Qual è la situazione al momento in Pro Sesto?

“E’ un momento delicato. E’ venuto a mancare il presidente che era anche il maggior azionista del club a livello societario, il tutto in un momento storico difficile, in cui il panorama degli investitori che si affacciano sul mondo del calcio non è di certo dei più rosei. Salvo Zangari, che qui ringrazio pubblicamente, aveva costruito un progetto basato su di lui: venendo meno questo presupposto non possiamo non dire che la Pro Sesto si trova in una situazione fragile”.

Cosa succederà?

“Faccio una premessa: servono tempi tecnici per presentare la nuova società. Ufficialmente questo passaggio sarà effettuato entro un mese, quindi dopo la metà di luglio saremo pronti per comunicare i nuovi assetti societari”.

Ma lei, con Ferrero, ha dichiarato di voler restare?

“Zangari aveva due possibilità: guardarsi in giro, cercare qualcuno a cui cedere le sue quote e quindi la maggioranza della società, oppure scegliere la soluzione interna. In modo saggio ha fatto la scelta meno rischiosa e ha optato per la continuità con i due soci che già c’erano, cioè io e Ferrero. Questo però non significa che non ci sia da parte nostra la volontà di aprire le porte a nuove risorse e quindi nuovi soci. Qui le porte sono spalancate, ma per il momento dobbiamo gestire noi questa emergenza”.

Quindi?

“Quindi io e Ferrero abbiamo deciso di fare questa operazione di salvataggio. Ma dobbiamo fare con quello che abbiamo, con un budget che ovviamente è ridotto rispetto al precedente. La Pro dovrà crescere, ne sono convinto. Per quello serviranno nuovi soci. Ma per il momento noi abbiamo deciso di portare avanti il club e di farlo con le nostre forze perché la nostra priorità era quella di dare continuità alla squadra e alla storia della società”.

Un primo punto saldo quindi. Nicola Radici resta.

“Sì. Devo essere onesto. Tra marzo e maggio avevo deciso di lasciare. Ho problemi personali che mi occupano la mente. I miei genitori hanno entrambi avuto problemi di salute, per fortuna si stanno risolvendo. Ho un primo figlio in età adolescenziale che voglio seguire e sta nascendo un secondo figlio alla mia nuova compagna. Avevo meditato di fermarmi, di lasciare un po’ il calcio. Poi mi ha chiamato Ferrero: dopo la decisione di Zangari mi ha detto che lui sarebbe andato avanti ma solo se ci fossi stato anche io al suo fianco. La decisione di Salvo era nell’aria e onestamente ero preoccupato che la Pro Sesto potesse finire nelle mani di qualcuno che non la amasse. Non me la sono sentita di dire no a Ferrero, ma sottolineo che la mia presenza in questo momento è un segno di responsabilità per la Pro Sesto. Ci sono tempi in cui nel calcio ci si diverte. Per me non è uno di questi momenti, ho scelto di rimanere per dovere, per non mollare la barca”.

Perfetto. State già lavorando a un progetto tecnico?

“Sì, con le premesse fatte prima. Sarà un anno difficile, dovremo fare la squadra con la calcolatrice in mano. Dovremo fare sacrifici, tutti, e anche rinunce. Ma soprattutto dovremo essere uniti, sereni. Negli ultimi anni abbiamo sbagliato molto, anche a livello societario: l’ambiente era poco sereno, erano stati dichiarati obiettivi ambiziosi ma poi il campo metteva in crisi alcune certezze e l’ambiente era teso. Servono invece entusiasmo e spensieratezza. Servono giocatori più poveri ma felici, di esserci, di vestire questa maglia storica e importante. Primo obiettivo, restare in categoria; secondo, vendere cara la pelle”.

Scelte tecniche?

“E’ presto per annunciarle. Ci sono tanti voci in giro, ma sono solo parole. Siamo concentrati sull’aspetto societario, e tra un mese comunicheremo presidente e nuovo cda. Però posso già dire che stiamo pensando alla squadra, perché dobbiamo farlo. Ho già discusso con Jacopo Colombo che sarà il nuovo direttore sportivo: con lui, guardando al budget, abbiamo già delineato una possibile squadra. Abbiamo una bozza, non sarà facile, dovremo essere uniti. Ma sarà una squadra comunque dignitosa per questa grande piazza”.

Nomi?

“No. Entro una settimana comunicheremo il nome del nuovo allenatore, e questo sarà il primo tassello ufficiale. Dopo l’addio di Zangari abbiamo parlato con Benny Carbone che ringraziamo perché lui ha fatto bene alla Pro. Onestamente, e con grande serietà, ci ha detto che vorrebbe puntare a categorie più consone al suo curriculum. Lo ringraziamo per l’onestà e perché non ci ha fatto perdere tempo. Abbiamo già qualche idea sul nuovo tecnico, il suo nome sarà ufficiale entro 4 giorni”.

 

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