Gio. 28 Mar. 2024
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Nessuno tocchi il Partito Democratico

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Facciamo il punto. Venerdì abbiamo pubblicato questo editoriale su Nordmilano24.it (cliccate qui per leggerlo). Alla pubblicazione hanno fatto seguito, fin da subito, alcuni commenti di esponenti del Partito Democratico che, con più o meno stile, hanno reagito alla provocazione. Nella giornata di domenica poi il Pd, in via ufficiale, ha reagito con questa lettera, scritta dal segretario cittadino Luigi Marsiglia: cliccate qui per leggere la risposta).

Ora, mi sembrano e ci sembrano doverose alcune precisazioni. Perché se un semplice editoriale, per altro sulla festa cittadina del partito, spinge il segretario a toni così violenti e ad attacchi così personali, allora vuol dire che il Pd ha un problema e che forse ci abbiamo azzeccato. Due parole sul segretario Marsiglia: da un collega, da un giornalista che si è indignato per la strage di Parigi perché è stato un attacco alla libertà di stampa, mi aspettavo uno stile più signorile. La libertà di stampa prima di tutto è uno slogan che fa comodo a parole: i toni denigratori (qualche tesserato dello stesso Partito Democratico li ha definiti da “MinCulPop”) e personalistici non fanno di certo fare bella figura a un coordinatore cittadino che si è vantato più volte di essere un giornalista di alto spessore culturale (e che per altro ha diretto anche il giornale di partito La Città per diverso tempo), attento alla ricerca della verità. Credo però che oltre alla mia e nostra perlplessità si debbano profondamente sentire indignati sia i lettori di Nordmilano24, che credono nel giornale e nella sua libertà, così come gli elettori del Pd che non si riconoscono in questa segreteria.

Ma al di là degli attacchi personali, la lettera di Luigi Marsiglia ci lascia molti altri dubbi e perplessità. Ci si aspettava, forse se lo aspettavano gli iscritti al partito come gli elettori, una risposta di contenuti politici ben più elevati, a cui invece ha fatto da contraltare uno scritto violento e denigratorio che è di una profonda bassezza politica. Anzi, di politico non ha nulla: ci attendevamp, ripeto, molto di più dal primo partito cittadino e da un coordinatore che ha anche la responsabilità di guidare una forza politica che è al governo della città. E siccome noi ci teniamo a cercare di fare bene il nostro lavoro, di giornalisti e non di politici, e siccome crediamo nella buona politica e non in quella del “ballo liscio”, ecco 5 domande che rivolgiamo al segretario Marsiglia sulla politica cinisellese:

1. Tra gli impegni più importanti che il Pd ha assunto in campagna elettorale c’era quello di non utilizzare la leva fiscale. Questo patto con gli elettori è stato rotto nell’ultimo anno, quali proposte concrete è in grado di fare il Pd per rispettare questa promessa fata ai cittadini?

2. Come negli anni più bui Cinisello è tornata a essere troppo spesso agli onori della cronaca nazionale per fatti che la pongono in luce come città dai diversi problemi: carenza di sicurezza, degrado urbano e politiche sociali inefficaci sono i talloni di Achille. Quali proposte concrete ha il Pd per rispondere a queste urgenze?

3. Cinisello è in cima alla classifica delle città meno attraenti (vedi classifica Assolombarda) per le attività imprenditoriali. Le aziende scappano, i negozi chiudono. Ad oggi assistiamo solo alla trasformazione di aree industriali in nuovi complessi residenziali che rischiano di rimanere vuoti. Fino a oggi il Pd non ha dimostrato interesse per le aziende che chiudono: quali misure, forti e concrete, pensa di poter mettere in atto per rilanciare l’economia cittadina?

4. L’intera legislatura sembra ruotare intorno all’urbanistica. In questo ambito il progetto di riqualificazione dell’area Auchan-Bettola, che prevede che l’area del centro commerciale sia ampliata dagli attuali 55.000 mq a 152.000 mq, sembra cruciale. Fino a qui il silenzio della politica è un dato di fatto. Il Pd come si pone?

5. Il segretario cittadino del Pd, che per presentare la Festa del partito aveva detto che “le famiglie potranno cenare a costi sostenibili”, sa quanto costa al mercato o al supermercato un pollo allo spiedo? Perché alla Festa dell’Unità lo servono, senza patatine, a 8 euro.

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