[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Dopo un anno e mezzo di lavori di ampliamento e adeuguamento, il depuratore dell’acqua di Sesto ha aperto per un giorno al pubblico le sue porte, per mostrare il nuovo impianto all’avanguardia. Un investimento di due milioni di euro fatto da Cap Holding e una tecnologia che permette di aumentare la capacità di quasi il 50%.
Ora l’impianto di via Manin, gestito dalla società Amiaque – dove arrivano le acque fognarie per essere depurate e poi immesse nel fiume Lambro – ha una capacità abitanti-equivalente di 150mila persone. Questo significa che è pronta in vista dei futuri cambiamenti urbanistici che attendono la città: in primis l’arrivo della Città della Salute e della Ricerca, ma anche in previsione dei nuovi quartieri residenziali in zona Bergamella, Vulcano e Marelli. Anche la qualità della depurazione è aumentata, aggiornandosi agli standard della normativa europea prescritti per il 2016.
Il trattamento avviene tramite un processo che si chiama biofiltrazione: i microbatteri, alimentati di ossigeno, si mangiano a loro volta le sostanze organiche inquinanti. Nel nuovo impianto la qualità dell’acqua risultante è aumentata, a fronte di una riduzione delle sostanze chimiche impiegate nel processo.
Ieri mattina la visita ha permesso a politici e gente comune di vedere la qualità anche estetica di un impianto moderno e circondato dal verde. “Sono strutture da far conoscere ai cittadini – ha detto il sindaco Monica Chittò in occasione del tour – spesso si pensa alle buche, ma a me preoccuperebbe di più sapere se e come funzionano impianti di questo tipo. Bisogna aprire più spesso le porte ai cittadini, perché si rendano conto della qualità e dell’avanguardia tecnologica di questi impianti, che è anche questo un segno importante di civiltà”.
